Se desiderate tenere in casa entrambi i pelosetti, l’ideale sarebbe prenderli quando sono in tenera età.


Come tutti i cuccioli, anche quelli di cane e di gatto hanno molto in comune: amano giocare, sono curiosi e poco diffidenti nei confronti del mondo che li circonda; se si conoscono da cuccioli hanno quindi la possibilità di giocare insieme, dividendosi l’affetto e le attenzioni del loro padrone, e convivendo serenamente negli stessi luoghi.


Se il cane è ancora un cucciolo ed entra in contatto con un gatto per la prima volta, solitamente non manifesta nessun tipo  di paura o aggressività, anzi! Il suo primo approccio sarà quello di invito al gioco, che ovviamente il gatto non comprenderà, poiché i segnali del cane sono completamente diversi da quelli che utilizza il gatto per comunicare. Ricordatevi di avere tanta pazienza, poiché solo con il tempo le due specie inizieranno a familiarizzare e a comprendere il linguaggio corporeo dell’altro.

Anche nel caso di cane e gatto che si incontrano da adulti è possibile creare una pacifica convivenza. Nessuna amicizia, però, nasce immediatamente; cane e gatto hanno personalità e psicologie diverse e la loro vita in comune potrà procedere nel migliore dei modi solo se verrà loro offerta l’opportunità di vivere nel rispetto delle reciproche differenze.

L’aspetto principale della socializzazione è la familiarità e l’esperienza, poiché sia il cane che il gatto propendono per una tranquilla convivenza.

Si deve procedere a piccoli passi: occorre lasciarli liberi di studiarsi, di smussare le reciproche differenze caratteriali; messi a stretto contatto nella stessa abitazione, cane e gatto cominceranno dapprima a dividersi il territorio, per poi avvicinarsi con cautela.


Per evitare possibili scontri o motivi di litigio, è opportuno predisporre spazi autonomi dove i due animali siano in grado di mangiare, bere e riposare in autonomia. I nostri amici dovranno avere ciotole distinte collocate a debita distanza, cucce e giacigli separati, giocattoli differenti. Se il cane ha un’indole tranquilla sarà il gatto a compiere i primi approcci, mostrandosi disponibile.


Solitamente, se Fido non infastidisce il gatto, quest’ultimo difficilmente lo assalirà; possono verificarsi dei casi di aggressione nelle gatte che hanno partorito da poco e che attaccano per difendere la prole.


L’importante è non avere fretta, non forzare le cose ed evitare continui rimproveri: dopo un po’ di tempo (di solito 6-7 mesi sono necessari) noterete dei cambiamenti sostanziali nel comportamento di entrambi e sarà una gioiosa scoperta ammirare come due specie così diverse possano “fondersi” l’una con l’altra, a volte anche imitandosi negli atteggiamenti!


Se dopo qualche mese non notate alcun miglioramento e pensate di non riuscire ad affrontare da soli le problematiche legate alla convivenza tra le due specie, potete rivolgervi ad uno specialista in problemi comportamentali, che potrà certamente aiutarvi ad affrontare la situazione in maniera corretta.


Concludiamo puntualizzando che il cane può convivere tranquillamente con i gatti “di casa”, accettando di buon grado la loro amicizia, poiché li vede ogni giorno, percepisce il loro odore, assimila le loro abitudini e li riconosce come membri del suo branco, ma essere al tempo stesso molto “territoriale” con i gatti randagi che gironzolano nei suoi luoghi abituali (terrazzo, giardino, ecc.).

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